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Un tuffo nella Golden Era di Jungkook

Dopo aver conquistato il mondo con i suoi singoli da solista, Seven e 3D, Jungkook ritorna con il suo attesissimo album di debutto: Golden. Il titolo si abbina perfettamente al "golden maknae" dei BTS, un nomignolo che il leader RM ha dato al membro più giovane e dai mille talenti.


Jungkook splende in questo momento “dorato” della sua carriera, creando un album che rappresenta il tipo di artista che è attualmente e il tipo di artista che vuole diventare. Ogni elemento della sua era di debutto – dalle decisioni prese in quanto solista alla produzione dell'album, i testi, la sua immagine, le collaborazioni e tanto altro – mostra come Jungkook sia cresciuto rispetto ai suoi primi anni nei BTS.


Golden inizia con Seven feat. Latto, una canzone che smantella l'idea che molti ARMY avevano di Jungkook. Essendo il membro più giovane, viene spesso visto in maniera fanciullesca e innocente, nonostante abbia 26 anni. Il testo e tema di Seven lo mostrano sotto una luce più matura; GQ Magazine descrive questo inizio della sua era Golden come “un momento di ri-introduzione” per Jungkook.


Il secondo singolo dell'album, 3D feat. Jack Harlow, si sposa bene con Seven. La canzone e il concetto continuano a mostrare una versione cresciuta e sensuale di Jungkook. Questa direzione ha potuto dare ai fan un'idea di cosa avremmo poi visto con Golden.


Se ascoltato in ordine, l'album racconta del processo dell'innamorarsi e disinnamorarsi. Sebbene abbia specificato che le canzoni non si riferiscono a situazioni personali e sono state scritte da altre persone, Jungkook ha partecipato attivamente al processo di selezione delle canzoni.


Essendo l'amore un sentimento universale, Jungkook ha voluto creare un album pieno di canzoni d'amore in cui gli ascoltatori potessero ritrovarsi. Questa decisione ha senso perché è in continuità con le varie cover  di canzoni d'amore che ha cantato, tra cui 2U di Justin Bieber e Falling di Harry Styles.


Come la maggior parte delle cover scelte da Jungkook, ogni canzone in Golden riguarda il romanticismo con influenza pop. Detto questo, persino con quella influenza pop presente in tutto il progetto, Jungkook si è messo alla prova unendo vari generi in ogni canzone.


Nel Seven Recording Film, Jungkook ha detto che la sua sicurezza è cresciuta dopo aver registrato Seven, soprattutto per il fatto che è stato un qualcosa che non aveva mai fatto prima. La sua creazione ha amplificato il desiderio di Jungkook di continuare a provare altri generi.


I featuring lo hanno aiutato nel fare proprio questo, in quanto molti di questi artisti provengono da diversi generi e hanno contribuito con il proprio sound unico. Grazie a Latto e Jack Harlow è stato aggiunto quel tocco hip hop, così come in Closer to You sentiamo una fusione di Latin-pop e dance, mentre un sound elettrico dance domina Please Don't Change feat. DJ Snake.


Inoltre Jungkook ha avuto una mano da artisti noti per mostrare i diversi generi che ha voluto in Golden. I più conosciuti sono Shawn Mendes e Ed Sheeran, che precedentemente aveva già scritto assieme ai BTS Make It Right e Permission to Dance.


La scelta di Jungkook di collaborare con scrittori e artisti internazionali è stata intenzionale. Eppure, nonostante sia presente l'influenza di molti altri artisti in questo progetto, possiamo sentire ogni canzone come una traccia di Jungkook.


Ha spiegato questa sua svolta in live su Weverse, parlando in particolare della decisione di fare scrivere i testi ad altri piuttosto che farlo lui stesso. Jungkook ha mostrato le sue capacità di scrittore in canzoni come My You e Still With You. Si è sentito principalmente ispirato nel creare canzoni riguardanti gli ARMY e non voleva un album dedicato solamente ai fan. Voleva un album con storie diverse e ha pensato che ricevere canzoni scritte da altri gli avrebbe permesso di realizzare questa sua visione.


A parte la scelta di canzoni non scritte da lui, le persone si sono chieste anche della sua scelta di fare un album completamente in inglese, nonostante non sia completamente fluente. Nonostante tutti i successi e gli obiettivi raggiunti in quanto membro dei BTS, la visione che Jungkook ha di se stesso non coincide con quella che il mondo ha di lui. In un'intervista su Weverse Magazine, Jungkook ha detto che il suo obiettivo è quello di diventare “una grande star del pop”. Cantare in inglese è un modo per raggiungere un pubblico più ampio e lanciarsi verso questo suo obiettivo. Sebbene abbia deciso di ricevere canzoni in inglese da altri, ha detto che pianifica di scrivere più canzoni in coreano quando sentirà l’ispirazione.


Attraverso l’era Golden, Jungkook ha smantellato una versione di sé a cui molti fan erano abituati, contemporaneamente mettendosi in gioco in vari modi. Nonostante l’iniziale reazione di shock da parte dell’opinione pubblica, il golden maknae ha seguito il suo istinto presentando una nuova versione di se stesso che molti ARMY hanno accolto a braccia aperte.


Scritto da: Amaya

Editato da: Ren

Design a cura di: Achan

Tradotto da: adeat

Traduzione editata da: Eleonora e Silvana


ARMY Magazine non possiede nessuna delle foto e dei video condivisi nel nostro blog. Non intendiamo violarne il copyright.


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