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DIAMO UN’OCCHIATA ALLA COREOGRAFIA DI PERMISSION TO DANCE

Il 9 luglio i BTS hanno pubblicato un altro allegro tormentone, Permission to Dance. Nata come regalo per gli ARMY, si tratta di una canzone gioiosa e divertente creata appositamente perché tutti possano ballarla e divertirsi. Secondo la Big Hit Music, PTD è dedicata a tutti coloro che hanno la giornata storta o sono scoraggiati dalla situazione attuale.


La canzone e il video celebrano tutta la comunità, mostrando diverse persone da tutto il mondo e richiamando l’attenzione sui lavoratori in prima linea e sulle persone colpite dalla pandemia, che purtroppo ha messo in difficoltà molti di noi, tra cui chi è diversamente abile. In particolare, PTD ha messo al centro la comunità sorda proprio durante il mese del Disability Pride. Infatti nel video si può notare un dettaglio: nella coreografia è stato inserito il linguaggio dei segni. E grazie a questo ci si assicura che il messaggio di speranza della canzone possa essere recepito da tutti, senza eccezioni. La coreografia è anche piuttosto facile da imparare, perché è stata creata perché tutti potessero divertirsi a metterla in pratica una volta finita la pandemia.


In una recente VLive, RM ha discusso dello scambio di idee e concetti che ha portato all’idea di introdurre il linguaggio dei segni nella coreografia. Accortisi di non aver mai usato il linguaggio dei segni per i loro balli, hanno deciso all’unanimità di fare un tentativo. RM ha descritto questo processo come “un’esperienza davvero interessante”.


Durante un’intervista con SBS News 8, j-hope ha dato una spiegazione dei gesti e del loro significato all’interno della coreografia. Mentre mostrava i segni, ha detto, “Per prima cosa, allargate le dita e piegatele, poi fate segno di sfregarvi il petto. Questo significa ‘divertente’.” Ha poi continuato, “Per fare il secondo segno, una mano va messa col palmo verso l’alto, come se fosse un palco, mentre indice e medio ci ‘ballano’ sopra. Questo significa ‘balla’!”


“Infine, create due V con indice e medio di entrambe le mani (una sorta di doppio segno della vittoria). Questo gesto vuol dire ‘pace’” ha concluso, illustrando l’ultimo segno.


La Big Hit Music ha affermato che durante la creazione della coreografia si sono consultati con degli interpreti del linguaggio dei segni, per assicurarsi che tutto fosse corretto. Ha anche detto che i ragazzi sono stati particolarmente meticolosi per quanto riguarda la gestualità e l’espressività facciale, essendo quest’ultima fondamentale nel linguaggio dei segni.


PTD incorpora inoltre le caratteristiche del Country Western Line. Ancora insegnata ed eseguita nei bar e nelle sale da ballo, questo ballo di gruppo si concentra su mosse semplici e prive di contatti che sono facili da imparare e mettere in pratica da grandi gruppi di persone – popolare soprattutto nei flash mob.


In una parte della coreografia si vedono i ragazzi darsi delle pacche sulle spalle e sulla schiena, seppur senza toccarsi, cantando “We don’t need to worry” [“non dobbiamo preoccuparci”]. Li vediamo poi saltare a terra, “When we fall, we know how to land” (“quando cadiamo sappiamo come atterrare”). Queste mosse incantevoli trasmettono un gran senso di pace, come un abbraccio agli ARMY.


La musica non è solo per le orecchie; stimola i sensi. È visiva ed emotiva. Unendo ballo e musica per connettere tra loro gruppi diversi, la coreografia di PTD riflette dei passi fatti non per sbalordire gli spettatori, ma per unirli sul piano emotivo mantenendo la distanza di sicurezza.


Permission to Dance serve anche a ricordarci che nonostante le nostre circostanze e situazioni varie, tutti, a prescindere da età, genere, etnia e abilità fisiche, meritano di essere felici, e non c’è da vergognarsene.



Scritto da: Kathy

Editato da: Tori

Design a cura di: ThornToHisRose

Tradotto da: Monica

Traduzione editata da: Nas e Silvana


ARMY Magazine non detiene i diritti di nessuna delle foto e dei video presenti sul nostro blog. Non intendiamo violarne i copyright.


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