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Aiuti alla Turchia e alla Siria

Attenzione: i link in questo blog possono risultare disturbanti per alcuni lettori. Vi invitiamo a leggere e interagire con le informazioni qui presenti con cautela. Inoltre, nonostante ARMY Magazine abbia preso ogni precauzione per assicurare che le organizzazioni umanitarie siano legittime, vi consigliamo comunque di prestare la massima attenzione.


Nel pieno della notte del 6 febbraio 2023, una serie di terremoti devastanti ha colpito il sud-est della Turchia e il nord della Siria. La prima scossa aveva una magnitudo di 7,8 con epicentro a Kahramanmaras, nel sud-est della Turchia. A questa sono seguite altre scosse, compreso un secondo picco con magnitudo di 7,6 causando ingenti danni nelle città di Antakya, Gaziantep, Sanliurfa e Diyarbakir in Turchia, e poi Idlib, Aleppo e Hama in Siria. Secondo Al Jazeera, ci sono state più di 9mila scosse susseguenti, causando altri danni.


Fonte: aljazeera.com

I soccorsi sono stati avviati immediatamente e, al 25 febbraio 2023, nella sola Turchia sono state evacuate più di 530 mila persone. Inoltre, il governo Turco ha detto che 173 mila edifici sono crollati o seriamente danneggiati, con più di 1,9 milioni di persone che hanno trovato riparo in rifugi temporanei, hotel o edifici pubblici. Sebbene ci siano bellissime storie di sopravvissuti, rimane un dato devastante: i morti hanno superato i 50 mila.


Secondo BTSGalaxyTurkey su Twitter, le parole non sono sufficienti per descrivere la quantità di danni provocata dal terremoto, poiché non se ne è verificato uno così potente da cinquecento anni. La Turchia stessa si è spostata, le ferrovie si sono piegate, e le piste di atterraggio si sono crepate. L’area colpita è più grande di alcuni stati europei, come l’Ungheria, il Portogallo o la Svizzera. Le scosse sono state avvertite fino in Danimarca e Groenlandia, mentre i sismografi hanno rilevato scosse fino negli Stati Uniti.



Street art a Jindiris (fonte: Sky News)

Come per ogni disastro naturale, il bisogno di aiuti non termina quando non c’è più pericolo immediato. C’è bisogno di coperte, cibo, acqua, strumenti per riscaldare e set igienici. Si sono anche grandi problemi di comunicazione, senza contare la presenza di agenti inquinanti nell’aria, che causano malattie alle persone.

Le persone in Turchia e Siria hanno bisogno del vostro aiuto! Secondo Bangtan Turkey, AHBAP è l’associazione più affidabile per aiutare le persone e far arrivare aiuti, ma se ne possono considerare anche altre.


ARMY, facciamo quello che sappiamo fare meglio. In un momento di crisi, diamoci speranza a vicenda e aiutiamo le persone colpite in Turchia e Siria. Se siete in una posizione da cui potete offrire aiuto, non esitate.


Prendetevi cura di voi stessi, ARMY, e degli altri. Borahae!


Scritto da: Marcie

Editato da: Sanam

Tradotto da: Eleonora

Traduzione editata da: adeat e Silvana


ARMY Magazine non possiede nessuna delle foto e dei video condivisi nel nostro blog. Non intendiamo violarne il copyright.


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